Cuori in servizio -Sabato della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Cuori in servizio -Sabato della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

26 Novembre 2022 0 Di Pasquale Giordano

Sabato della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Ap 22,1-7   Sal 94  

+ Dal Vangelo secondo Luca Lc 21,34-36

Vegliate, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.

Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

Cuori in servizio

La conclusione del discorso di Gesù è affidata a due esortazioni complementari tra loro: «state attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano» e «vegliate in ogni momento pregando». Le dissipazioni, ubriachezze e gli affanni della vita sono quelle situazioni nelle quali sprechiamo inutilmente il tempo in chiacchiere e pettegolezzi, diamo libero sfogo al nostro orgoglio, ci rifugiamo nelle consolazioni mondane ai nostri dolori, diventiamo dipendenti di qualche pensiero fisso alla ricerca di una tanto facile quanto illusoria libertà, rincorriamo affannosamente il consenso, il plauso e il favore degli altri, ci lasciamo portare dalla paura di perdere piuttosto che dal desiderio di amare.

A questo pericolo l’unico rimedio è la preghiera intesa non tanto come celebrazioni di riti ma come stile di vita. Vegliare pregando significa essere sempre in servizio, uomini e donne servitori della giustizia per la quale i fratelli e le sorelle si amano aiutandosi l’un l’altro con spirito di solidarietà. Avere il cuore in servizio in ogni momento vuol dire avere lo sguardo fisso su Dio e, attraverso di Lui, sugli altri, soprattutto i più deboli. Chi è all’erta, è vigile, è attento ai bisogni degli altri a cui rispondere nel limite delle proprie possibilità. C’è una fatica triste che appesantisce il nostro cuore e una gioiosa. Chi fa discernimento, illuminato dalla Parola di Dio, impara a distinguere lo spirito maligno che lo provoca e lo stressa con i pensieri cattivi e lo Spirito Santo che invece anima la speranza, motiva la fiducia, concretizza la carità. È lo stesso Spirito che ci istruisce nel saper dosare il nostro respiro, le nostre forze, perché non andiamo in affanno ma facciamo ciò che è umanamente possibile qui e ora. Il cristiano dal cuore sempre in servizio non è colto alla sprovvista dalle difficoltà perché la misericordia lo rende sempre più forte e resiliente.

Signore Gesù, mite e umile di cuore, purificami con il fuoco del tuo Spirito perché non bruci di passione ma arda di amore per Dio. Nella lotta contro lo spirito del male ungimi con l’olio della umiltà per sfuggire all’abbraccio mortale dell’orgoglio e dell’ira. Sciogli i nodi della superbia perché sia veramente libero di servire Dio nei fratelli con cuore lieto. Insegnami a pregare non solo con le tue parole, ma soprattutto con i tuoi sentimenti.