Prima di predicare sull’amore bisogna praticarlo – Martedì della XXV settimana del Tempo Ordinario

Prima di predicare sull’amore bisogna praticarlo – Martedì della XXV settimana del Tempo Ordinario

22 Settembre 2020 0 Di Pasquale Giordano

Martedì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Pr 21,1-6.10-13   Sal 118  

+ Dal Vangelo secondo Luca Lc 8,19-21

Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica.

In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. 

Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti».

Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

Prima di predicare sull’amore bisogna praticarlo

Una relazione, soprattutto quella familiare, non può sussistere senza il contatto grazie al quale avviene uno scambio e un dialogo. Sembra esserci un filtro, se non proprio un ostacolo, tra i familiari di Gesù e il Maestro. Essi non riescono ad avvicinarlo perché è totalmente immerso nella comunità di uomini e donne che lo ascoltano. Potrebbero coinvolgersi nella folla ma preferiscono rimanere fuori perché, forse, vorrebbero con lui un rapporto strettamente privato. In una relazione è facile passare dal cercare l’intimità con l’amato a “privatizzarlo”, cioè a farne un oggetto di possesso. La madre e i fratelli di Gesù desiderano vederlo. Il verbo vedere è sinonimo di possedere, prendere per sé, trattenere. La visione è una forma di controllo e dunque di possesso. 

La replica di Gesù chiarisce che la relazione che unisce nel vincolo familiare non si basa sul vedere, ma sull’ascoltare. Ascoltando non si “prende” l’altro, non lo si controlla, ma lo si accoglie e ci si prende cura di lui. L’ascolto attiva una vera relazione di scambio e di dialogo. Ascoltare Gesù significa non pretendere di “vedere Dio” e di privatizzarlo riflettendo in Lui le proprie aspettative, ma vuol dire aprire il cuore come la terra, solcata dalla lama dell’aratro, è pronta per accogliere il seme e farlo fruttificare. La Parola di Dio è un appello a cui rispondere con i fatti, cioè con azioni ispirate dallo Spirito, le opere di misericordia. Ascoltare significa far parlare lo Spirito Santo al nostro cuore ma anche permettergli di manifestarsi attraverso l’amore praticato col nostro corpo.

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!