Incroci di sguardi – Martedì della XXXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Incroci di sguardi – Martedì della XXXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

15 Novembre 2022 0 Di Pasquale Giordano

Martedì della XXXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Ap 3, 1-6.14-22   Sal 14  

+ Dal Vangelo secondo Luca Lc 19,1-10

Il Figlio dell’uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.

In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.

Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».

Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».

Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Incroci di sguardi

Zaccheo cerca di vedere Gesù mentre Gesù cerca di salvare Zaccheo. Il capo dei pubblicani risponde alla sua curiosità, il Figlio di Dio invece obbedisce alla volontà del Padre di portare la salvezza in ogni casa soprattutto di chi è perduto. La gioia di Zaccheo nell’accogliere l’invito di Gesù rivela che il suo cuore desiderava l’incontro con lui, non tanto di vedere chi fosse Gesù, ma di essere visto da lui. La tristezza e la rabbia di essere giudicati si trasforma in rivalsa e quest’ultima ispira atteggiamenti aggressivi e arroganti. Al contrario, la gioia di essere riconosciuti nella propria dignità si traduce in gratitudine che genera gesti di generosità. Zaccheo ha cercato Gesù perché nel suo cuore era un mendicante di amore. Gesù cerca Zaccheo per renderlo ricco di ciò che veramente gli mancava. Quel tesoro trovato non lo tiene per sé ma, condividendo i suoi beni, testimonia in difesa di Gesù, che la misericordia è l’amore sprecato di Dio, ma senza quello spreco, non c’è salvezza.

Signore Gesù, ti cerco per vederti ma mi ostacolano le mie fragilità il cui limite imputo a coloro che reputo la causa delle mie frustrazioni. Aiutami a non soccombere sotto il peso dei complessi e liberami dalle fissazioni persecutorie. Donami quello scatto di sano orgoglio e la giusta furbizia per non arrendermi alle mie paure ma per trovare strade nuove, forse inedite e apparentemente strane, per seguire la voce dello Spirito anche se si fa sentire attraverso la semplice curiosità. Che non ti cerchi solo per soddisfare i miei desideri ma per incontrarti lasciandomi vedere senza nascondermi dietro inutili giustificazioni. Mi inviti a stringere con Te legami di amicizia sempre più solidi. Fa che la gioia di sentirmi amato gratuitamente mi spinga ad aprire il mio cuore a tutti per condividere, soprattutto con i più poveri, la ricchezza della misericordia che hai generosamente elargito dall’albero della croce.