La preghiera è il modo migliore per chiedere aiuto e riceverlo – Giovedì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

La preghiera è il modo migliore per chiedere aiuto e riceverlo – Giovedì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

6 Ottobre 2022 0 Di Pasquale Giordano

Giovedì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Gal 3,1-5   Lc 1   

+ Dal Vangelo secondo Luca Lc 11,5-13

Chiedete e vi sarà dato.

In quel tempo, Gesù disse ai discepoli:

«Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.

Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.

Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

La preghiera è il modo migliore per chiedere aiuto e riceverlo

La preghiera o è relazione dialogica o preghiera non è. Tutti facciamo esperienza del fatto che non bastiamo a noi stessi e che abbiamo bisogno di aiuto. Ci sono tanti modi per chiederlo. Il pianto è il linguaggio dei bambini con il quale attirano l’attenzione dei più grandi sulle loro esigenze. Il pianto si trasforma in comando al quale i genitori rispondono prontamente. Col tempo essi educano i loro figli a saper chiedere, non con pretesa ma con rispetto. Crescendo in età si cresce anche nelle relazioni e nel modo con cui impostarle non per ottenere quello che si vuole ma per ricevere ciò di cui si ha bisogno. Lo stesso vale per l’educazione alla fede che trova nella preghiera il metro di misura della sua maturazione. Pregando s’impara a pregare e la fede cresce di pari passo con l’assiduità della preghiera. Il che significa che la preghiera è efficace se “invade” tutti gli ambiti della vita e se pervade ogni dimensione della nostra esistenza armonizzando anche mente, cuore e corpo. La preghiera è narrazione di sé senza vergogna sapendo che l’altro può ascoltarmi anche senza esaudirmi. Sapersi ascoltati è già di grande aiuto. La narrazione della preghiera ha un valore terapeutico perché ci offre l’opportunità di conoscerci mentre ci narriamo tirando fuori anche quello che per tanti motivi teniamo nascosto nel cuore. Con la preghiera ci si svela a sé stessi e davanti a Dio spogliandosi di ogni forma di pudore, senso di colpa o complesso d’indegnità. La preghiera è l’arma con cui la speranza vince la paura, soprattutto quella di non essere veramente amato. L’agonia di Gesù nel Getzemani insegna anche che la preghiera è lotta nella quale siamo spogliati o ci spogliamo di tutto per essere totalmente immersi nella relazione con Dio dal quale siamo unti con lo Spirito Santo e rivestiti della stessa gloria del Risorto. Conformati a Cristo diveniamo buoni come il Padre per la cui bontà riceviamo tutto il bene che rende l’uomo suo Figlio, una nuova creatura.

Signore Gesù, amico bisognoso che bussi alla mia porta, fa che la tua preghiera mi commuova e mi induca ad aprirti il cuore per offriti i pani della fraternità. Tu chiedi solidarietà nell’ora della sofferenza, mi cerchi nel momento dei miei smarrimenti, visiti la comunità dei tuoi fratelli mentre le porte della casa sono chiuse perché vinti dalla paura e stai in mezzo a noi per consolarci e confermarci nella fede. Insegnami a chiedere solo ciò che sono disposto a donare, a chiedere con rispetto e gratitudine, con umiltà e perseveranza. Sostieni la mia fede perché possa cercarti per scoprire sempre di più la profondità del tuo amore, alimenta la speranza per vincere paura e scoraggiamento, accendi il fuoco della carità affinché riesca ad aprire strade nuove sulle quali camminare insieme ai santi incontro a Te per la vita eterna.