Neutralizzare il virus del male per rendere virale il bene – Lunedì della XI settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

Neutralizzare il virus del male per rendere virale il bene – Lunedì della XI settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

13 Giugno 2022 0 Di Pasquale Giordano

Lunedì della XI settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

2Cor 6,1-10   Sal 97  

+ Dal Vangelo secondo Matteo Mt 5,38-42

Io vi dico di non opporvi al malvagio.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 

«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. 

E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. 

Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».

Neutralizzare il virus del male per rendere virale il bene

La cosiddetta «legge del taglione» aveva un intento contenitivo del male. La giustizia incarnata da Gesù, a cui devono tendere anche i discepoli, non si accontenta di limitare l’ingiustizia ma la combatte per vincerla e sradicarla dal cuore degli uomini. I rimedi umani, infatti, a volte sono peggiori dei danni causati dall’ingiustizia, soprattutto quelli che si ispirano al principio della vendetta o dell’auto giustizia. Il primo contrasto al male è distinguerlo dal malvagio. Opporsi al male non significa contrapporsi al malvagio. Gesù non è il propugnatore di un buonismo di bassa lega ma esorta a condannare il male per salvare il malvagio. Distinguere il male da chi lo commette permette di contenere la rabbia per l’ingiustizia subita e di incanalarla in modo tale che non si trasformi in violenza. Le immagini e il linguaggio volutamente paradossale e provocatorio vorrebbero sottolineare la necessità di reagire al male con azioni che marcano la discontinuità con le offese perpetrate dai malvagi, le umiliazioni inflitte dai cattivi, le pretese accampate dagli arroganti. Il contrasto più efficace al male non è la punizione, intesa come giusta condanna per chi si è macchiato di un reato o un peccato, ma è la giustizia che punta ad interrompere la spirale di male innescata dall’ingiustizia e a trasformarla in un circolo virtuoso grazie al quale il virus del male è sconfitto e il bene diventa virale. 

Signore Gesù, Tu che hai opposto il silenzio alle ingiuste accuse, non hai sottratto la faccia agli schiaffi e agli sputi e hai trasformato la maledizione della violenza in benedizione che riconcilia e risana i conflitti, insegnami a non usare le armi dell’aggressività contro chi mi offende ma di confidare nell’ aiuto del tuo Spirito che mette sulle mie labbra parole di pace. Fammi strumento della tua misericordia perché le punte avvelenate del pettegolezzo e delle mormorazioni siano spezzate dalla mitezza. Rendi puro il mio cuore perché, libero dalla sete di vendetta, possa riconoscere anche nel malvagio il fratello per la salvezza del quale Tu hai dato la vita e che mi hai affidato perché lo custodisca.