Quando la Parola mette le radici nel cuore – Giovedì I settimana di Avvento

Quando la Parola mette le radici nel cuore – Giovedì I settimana di Avvento

2 Dicembre 2021 0 Di Pasquale Giordano

Giovedì I settimana di Avvento

Is 26,1-6   Sal 117 

+ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 7,21.24-27)

Chi fa la volontà del Padre mio, entrerà nel regno dei cieli.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.

Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.

Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

Quando la Parola mette le radici nel cuore

A conclusione del cosiddetto discorso delle beatitudini, Gesù mette a confronto due tipi di persona: il sapiente e lo stolto. La differenza emerge quando si è sferzati dalle prove della vita, solo allora si rivelano i fondamenti sui quali poggiamo le nostre scelte. Il vincitore o il perdente si manifesta per quello che è alla fine, quando si raggiunge la meta della vita, che è vivere la piena intimità familiare con Dio tale da chiamarlo Padre. La fede in Dio è la solida base, la condizione imprescindibile per ogni altra relazione d’amore che desideri durare nel tempo e resistere nelle difficoltà. Quando posso dire di confidare veramente in Dio? Quando la sua parola penetra nel mio cuore e lo trasforma facendolo fruttificare in opere di amore autentico. L’avvento è tempo dell’ascolto di Dio affinché la sua Parola diventi carne nelle nostre azioni quotidiane. Quando la Parola mette radici nel nostro cuore, la vita non poggia sulle sabbie mobili ma sulla roccia della verità e rimane stabile.

Non capiremo tutto e subito ciò che la Parola ci dice, ma se la custodiremo come il seme nella terra produrrà frutti di pace, di giustizia, di benevolenza, di mansuetudine, di misericordia, di carità fraterna.

Come una madre accompagna la gestazione del proprio bambino nel suo grembo, così dobbiamo avere la pazienza amorevole di lasciarci fecondare gradualmente dalla Parola, che diventa manifesta nelle azioni quotidiane, nelle quali prende consistenza storica la volontà di Dio.

La Parola cambia la vita

Su cosa fondiamo le nostre scelte quotidiane? Quali sono i criteri che la orientano? Nella vita quotidiana leggiamo e coniughiamo gli eventi alla luce della Parola? La Parola di Dio è il criterio di discernimento della storia personale e collettiva?

Signore Gesù, pietra scartata dai costruttori che Dio ha posto come fondazione del Regno dei Cieli, aiutaci a non cadere nella tentazione di piegare la Sua volontà alla nostra ma illuminaci affinché la nostra sia voce della tua Parola e la nostra fatica sia il riflesso della tua azione. Fa che i nostri gesti rituali e il nostro impegno non siano motivati dal desiderio di affermazione e di ostentazione ma siano generati dalla meditazione della tua parola, dalla contemplazione della tua volontà e dall’umile disponibilità a mettersi a servizio dell’Architetto del mondo come una matita nella sua mano.