La Parola di Dio è la Carità che fa rinascere – Venerdì della I settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

La Parola di Dio è la Carità che fa rinascere – Venerdì della I settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

15 Gennaio 2021 0 Di Pasquale Giordano

Venerdì della I settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

Eb 4,1-5.11   Sal 77  

+ Dal Vangelo secondo Marco (Mc 2,1-12) 

Il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra.

Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.

Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati». 

Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua». 

Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

La Parola di Dio è la Carità che fa rinascere

Gesù di nuovo in casa a Cafarnao annuncia la Parola. Non si tratta di una lezione ma di un evento nel quale avviene un incontro che cambia la vita. La Parola di Dio non solo si ascolta ma si vede anche nella vita di chi cerca il Signore e si lascia guarire da lui. 

La fede si manifesta nell’impegno che alcuni uomini impiegano per permettere ad un loro fratello infermo di essere alla presenza di Gesù. Essi non si scoraggiano davanti a difficoltà logistiche ma le superano anche in maniera ingegnosa. Non si fanno spazio per farsi vedere dagli altri, ma per incontrare il Signore. Il bisogno di avere un contatto diretto con Lui è talmente forte che non esitano anche ad osare e a sfidare dei pericoli. Al contrario, quanto debole è la fede di chi si arrende e trova scuse per non cercare l’incontro con Dio nella preghiera o nelle relazioni fraterne. 

La fede aiuta anche a gestire i problemi. Infatti il paralitico è un peso che grava sulle spalle di altri che lo aiutano, così come lo sono i malati la cui cura ricade sui familiari. Così come alcune preoccupazioni riguardanti i nostri cari appesantiscono il cuore e ci affaticano fino al punto di risultare insopportabili. Le ansie e le paure non possono essere tenute nascoste nel cuore, ma dobbiamo avere il coraggio farle emergere nelle nostre relazioni e portarle davanti a Dio nella nostra preghiera. Potremmo confondere lo sfogo e il giudizio, che sono un modo per scaricarci di dosso quello che ci pesa, con l’atteggiamento delicato di chi trova il modo perché il problema sia posto al centro del dialogo. Soprattutto nel caso della cura ad una persona malata e bisognosa di attenzioni non di rado si assiste a scontri nei quali l’oggetto della discussione non è la persona ma la sua malattia e il disagio che essa comporta. 

La fede mette al centro innanzitutto la persona perché sia posta davanti agli occhi del cuore. 

Coloro che accompagnano il paralitico hanno la consapevolezza del loro limite, essi infatti sono incapaci di guarirlo, ma, calandolo al centro della casa davanti a Gesù, non lo “scaricano” ma realizzano ciò che significa la Parola annunciata da Gesù. I malati sono nel cuore di Dio e devono essere anche nel cuore della Chiesa. 

Una Chiesa sedentaria come quella rappresentata dagli scribi non saprà mai gustare la misericordia di Dio e la potenza della sua Parola, ma incarnerà solamente la parte degli ipocriti che si scandalizzano ma non si lasciano smuovere dalla Carità. 

Ciò che fa rinascere le persone che incontrano Gesù non sono parole vuote ma la forza Carità contenuta nella Parola di Dio. 

Si può conoscere la Parola di Dio ma non lasciarsi provocare interiormente in modo tale da essere rigenerati e cambiati. Gli scribi rimangono seduti, l’uomo che ascolta la Parola di Dio e gli obbedisce per fiducia rinasce e diviene una persona finalmente libera.

Signore Gesù, a Te, che conosci il mio cuore, non ti è nascosta né la mia fede né ti è indifferente il mio dolore, vedi la fatica nel farmi guarire e il desiderio di cercarti. La tua parola apra una breccia nella blindatura della mia ipocrisia e sveli i pensieri di giudizio e di lamento che come ingombrante zavorra pesano sul cuore. Donami la fede creativa di chi non si arrende al proprio e altrui limite ma trova la strada per incontrarti e stare alla tua presenza senza trucchi o maschere. La tua Parola irrobustisca la fiducia in me stesso perché abbia la forza di prendere la croce ogni giorno e seguirti.   

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!