Nel campo del Signore l’operaio del Vangelo coltiva relazioni umane – Santa Teresa di Gesù Bambino

Nel campo del Signore l’operaio del Vangelo coltiva relazioni umane – Santa Teresa di Gesù Bambino

1 Ottobre 2020 0 Di Pasquale Giordano

Santa Teresa di Gesù Bambino

Gb 19,21-27   Sal 26  

+ Dal Vangelo secondo Luca Lc 10,1-12

La vostra pace scenderà su di lui.

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 

Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. 

In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. 

Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».

Nel campo del Signore l’operaio del Vangelo coltiva relazioni umane

Nel giorno in cui la Chiesa celebra la memoria liturgica di Santa Teresa di Gesù Bambino, patrona delle missioni, leggiamo un brano del Vangelo in cui Gesù offre le coordinate fondamentali ai missionari che invia nel mondo ad annunciare la presenza di Dio nel mondo. 

I missionari sono operai nel campo del Signore e non coltivatori del proprio orticello. Contemplare l’ampiezza del campo di lavoro e prendere coscienza della vastità dell’azione missionaria non deve scoraggiarci ma ci induce a pregare perché altri operai possano unirsi a noi. La santa carmelitana, di cui oggi celebriamo la festa, non è mai uscita dal monastero eppure ha compreso che la sua missione nella Chiesa era quella di essere il cuore. «Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore» (Concilio Vaticano II, GS 1). Come il cuore recepisce il sangue e lo rimette in circolazione ossigenato nel corpo fino a raggiungere anche le parti periferiche, così il discepolo missionario è chiamato a diventare preghiera, pregando, perché l’amore di Dio possa toccare tutti, soprattutto gli ultimi. 

Il discepolo di Cristo nulla porta con sé perché non dà quello che ha, ma strada facendo entra in contatto personale con la gente, le rivolge il saluto di Dio, si pone in ascolto della vita delle persone. 

La missione diventa preghiera quando avviene il contatto, si allaccia o riallaccia una relazione. Il bene più prezioso che un uomo può avere è il tesoro delle amicizie, soprattutto con chi nulla può restituire se non la propria umanità. L’operaio del vangelo coltiva le relazioni facendo crescere in sé e nelle persone che incontra il desiderio di Dio.

In un mondo malato d’individualismo il missionario porta nelle case la pace. Nelle nostre case, spesso piene di tutto ma prive del Necessario, si vivono tensioni, dissapori, contrapposizioni, disarmonia. La Pace di Dio è il dono dello Spirito Santo che compone in unità armoniosa la pluralità delle differenze. In ogni casa, sia la comunità domestica, ecclesiale, o lavorativa, ci sono persone differenti per sesso, età, sensibilità, gusti, orientamenti, idee, esperienze; le differenze da motivo di conflitto diventano occasione di comunione se la pace, offerta dal missionario che annuncia la parola del Vangelo, è accolta e custodita come il tesoro più prezioso da proteggere, difendere ad ogni costo e incrementare. 

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!