Sono in mezzo a voi come colui che serve

Sono in mezzo a voi come colui che serve

14 Aprile 2019 Off Di Pasquale Giordano

DOMENICA DELLE PALME(ANNO C)

Is 50,4-7   Sal 21   Fil 2,6-11

 

Lc 22,14-23,56: La passione del Signore.

Sono in mezzo a voi come colui che serve

 

Nel Battesimo al fiume Giordano Gesù si mette in fila con i peccatori che, confessando i loro peccati, si facevano battezzare da Giovanni. Nell’ultima cena dice di essere colui che sta in mezzo alla comunità come colui che serve. Attorno alla mensa con Gesù ci sono peccatori, c’è infatti chi lo tradirà e chi negherà di conoscerlo. Come aveva annunciato la Scrittura, l’Emmanuele, il Dio-con-noi, scende verso l’uomo fino al punto di essere annoverato tra gli empi. Con la pasqua s’inaugura l’instaurazione del regno di Dio, Gesù Cristo, crocifisso e risorto, che non si pone in posizione di dominio sugli uomini o contro di essi, ma in mezzo a loro per servirli, per donare la propria vita, pregare per i peccatori, aprire loro la via al paradiso.

Nel racconto della passione Luca insiste sulla innocenza di Gesù che si rivela non solamente nel subire un’ingiusta condanna, ma anche nel non far ricadere essa sul capo dei peccatori. Se i discepoli tacciono chi testimonierà l’innocenza Gesù?

Dirsi figlio di Dio diventa motivo di accusa e di condanna. Già la storia testimonia che i profeti, come Geremia, vengono accusati e condannati dalle autorità religiose per il fatto di annunciare la Parola di Dio. L’ostilità dei capi verso Gesù è la prima testimonianza che egli è il Cristo. Se da una parte c’è un accanimento per cercare argomenti e prove per presentare Gesù come traditore e malfattore, dall’altra il figlio dell’uomo che si rivela come Figlio di Dio nell’atto di esercitare il potere della mitezza.

L’altra testimonianza viene da Pilato che per tre volte riconosce che in Gesù non c’è alcuna colpa da punire con la morte. Che male ha fatto? Questa è anche la domanda che nasce dal cuore ferito dalle prove della vita: “Che male ho fatto per meritare questa pena?” Gesù è in mezzo a coloro che soffrono per il peccato che travisa la verità, che preferisce peccare piuttosto che riconoscerla e convertirsi.

L’innocenza di Gesù si rivela nella preghiera durante la lotta fino alla morte. Egli prega per i nemici. La preghiera è la spada per respingere gli assalti del maligno e così non cadere nella prova, superata la quale si diventa più forti e capaci di confortare e sostenere chi è nel dolore.

 

Auguro a tutti buona Domenica delle Palme e una feconda settimana santa, vi benedico di cuore!