Artigiani del tempo di Grazia – MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO

Artigiani del tempo di Grazia – MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO

1 Gennaio 2022 0 Di Pasquale Giordano

MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO

Nm 6, 22-27   Sal 66   Gal 4,4-7  

+ Dal Vangelo secondo Luca Lc 2,16-21

I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino.

Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.

Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.

I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

Artigiani del tempo di Grazia

Il giorno ottavo indica il tempo compiuto. Nella visione biblica del tempo esso appare come un’aspirale che tende verso il suo puto culminante. C’è una ciclicità che non torna indietro ad un eterno punto di partenza, ma viaggia verso un oltre che dal basso va verso l’altro, dalla terra punta verso il cielo. La vita sulla terra è un pellegrinaggio verso il cielo guidati dalla parola di Dio che ci attrae per incontrarci e unirci a sé. I pastori sono l’immagine più chiara della vocazione offerta ad ogni creatura. Come Maria, anche i pastori sono i poveri ai quali Dio rivolge l’invito ad accogliere la sua Parola, interiorizzarla e portarla ai fratelli come luce di consolazione e di speranza. Gli inviati cercano il segno indicato loro dagli angeli e trovano una famiglia. Sì, il segno non è un evento eclatante ma è nella famiglia, piccola comunità ecclesiale, che silenziosamente narra la grandezza della benedizione di Dio. Cosa c’è di più bello che benedirsi reciprocamente come Dio benedice. Egli ci mostra il suo volto regalandoci sguardi di amore, compassione e attenzione premurosa. La benedizione passa attraverso mani che delicatamente accarezzano e avvolgono di affetto chi da solo non potrebbe prendersi cura di sé, parole che cullano facendo sì che i turbamenti e le paure lascino il posto al riposo e alla pace del cuore. Lì s’intrecciano sguardi di amore e di speranza: quello del bambino i cui occhi si elevano in fiduciosa attesa, lo sguardo di compassione della madre che contempla il figlio inoltrando il suo cuore nel mistero della fede e lo sguardo del padre che, voltando le spalle alle preoccupazioni per i pericoli, con stupore fissa la luce di Dio nell’orizzonte della promessa. S’incrociano sguardi e avviene uno scambio di doni: rispetto, stima, volontà di volere e operare per il bene dell’altro. I pastori vedono e ricevono in dono la possibilità di entrare nell’intimità della Santa Famiglia in cui batte il cuore della Trinità.

Il tempo che si apre davanti a noi è la strada che Dio traccia sulla quale procedere insieme a coloro che Dio ci dona come compagni di viaggio. Se Dio, come per Adamo, ci stabilisce come custodi del creato e dei fratelli e ci unisce per crescere insieme, non ci separiamo gli uni dagli altri; se il Padre aggiunge figli alla sua famiglia non respingiamo i nostri fratelli e sorelle; se il Signore ci invia profeti, guide e maestri, non li rifiutiamo. Dalla storia impariamo ad essere come Dio, artigiani del tempo. Abbiamo in mano nient’altro che il nostro presente come terra. Se la stringo essa si sfarina e si perde, se invece la impasto posso modellarla. Il futuro dipende da come plasmo il presente e se nell’opera delle mie mani soffia l’alito dello Spirito Santo diventa segno nel quale Dio rivela la sua gloria e comunica la sua grazia. Il tempo ci viene incontro con tanti doni quante sono le occasioni offerte di vivere da Figli di Dio in questo mondo e per sempre nella vita eterna.

Signore Gesù, Figlio benedetto del Padre, rivolgi i tuoi occhi verso di noi perché sul nostro volto, liberato dal velo della tristezza che lo nasconde, possa riflettersi la bellezza dell’amore fraterno che ha in Te la sua sorgente di umanità. Tu che dal trono della Croce ci hai donato Maria come mamma, fa che invocando la sua intercessione, seguendo il suo esempio, prendendole la mano, ci facciamo accompagnare da lei nel pellegrinaggio della vita. La tua benedizione sia forza per rialzarci dopo ogni caduta, coraggio nel metterci passione in ogni servizio, speranza per motivare l’impegno per la giustizia nonostante ostacoli e resistenze. Offrimi l’opportunità di benedirti con il canto della lode nell’assemblea dei fratelli e donami numerose occasioni di essere per ciascuno di loro la tua benedizione con i piccoli gesti di carità.