La vita nuova nello Spirito

La vita nuova nello Spirito

28 Maggio 2019 Off Di Pasquale Giordano

La vita nuova nello Spirito – Martedì della VI settimana di Pasqua

At 16,22-34  Sal 137  

+ Dal Vangelo secondo Giovanni(Gv 16,5-11)

Se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito.

 

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:

«Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore.

Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi.

E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».

 

Nel lungo discorso, che l’evangelista Giovanni pone sulla bocca di Gesù nell’ultima sera insieme con i suoi, il Maestro prepara i discepoli al distacco. Quello di Gesù non è un andar via allontanandosi dai suoi, ma è “andare da colui che lo ha inviato”, quindi è un tornare al principio. Gli apostoli sono talmente rattristati alla notizia del distacco che non comprendono che Gesù non li sta abbandonando ma sta per inaugurare un modo nuovo di essere con loro. Esso si attuerà attraverso lo Spirito Santo, il Paràclito che il Padre invia attraverso Gesù. A più riprese Gesù ha affermato che Lui è l’inviato dal Padre e questo colloca la sua origine nel Cielo. La differenza tra ciò che viene dalla terra e quello che viene dal Cielo consiste nella durevolezza nel tempo; nel primo caso finisce perché si corrompe, nel secondo è eterno perché abitato dall’amore. Il Corpo di Gesù, “crismato” dallo Spirito Santo, non subisce le conseguenze del tempo che aggredisce e deteriora tutto, ma rimane per sempre. L’uomo che confida nelle ricchezze con la morte sperimenta che esse sono illusorie perché non giovano a nulla; infatti non passano dalla dogana della morte. L’uomo che si lascia vivificare dallo Spirito invece accumula tesori nel cielo, viene riscattato dal potere della morte e vive la piena e beatificante comunione con Dio.

Con la risurrezione di Gesù lo Spirito Santo mette in luce l’inganno della mentalità mondana i cui principi suggeriscono di accumulare beni per assicurarsi un futuro sereno e tranquillo. In realtà solo Dio può dare un senso alla vita oltre la morte. Con la morte Gesù viene per così dire nascosto dall’abbraccio del Padre e non più visibile nel corpo materiale ma nella sua dimensione celeste. La morte, il principe di questo mondo è stata sconfitta e privata del suo potere per cui essa non rappresenta più il momento della separazione, ma quello di un nuovo modo di vivere che Gesù inaugura con la risurrezione.

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore.