Sulla via del dolore Gesù inaugura la via dell’amore

Sulla via del dolore Gesù inaugura la via dell’amore

16 Aprile 2019 Off Di Pasquale Giordano

Sulla via del dolore Gesù inaugura la via dell’amore – Martedì della Settimana Santa

Is 49,1-6  Sal 70  

+ Dal Vangelo secondo Giovanni(Gv 13,21-33.36-38)

Uno di voi mi tradirà… Non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte.

 

In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà».

I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui.

Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.

Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire».

Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte».

Gesù conosce i segreti del cuore di ciascuno e in quell’ultima cena dimostra di essere pienamente consapevole di ciò che lo attende. Il suo animo è profondamente turbato dal sapere che Giuda lo tradirà. Non fa nulla per fermarlo, anzi sembra dargli persino il via libera. Mai gli apostoli avrebbero immaginato che uno di loro sarebbe stato il traditore. L’annuncio del tradimento arriva come un fulmine a ciel sereno, come quando, senza avvertire alcun sintomo, viene diagnosticata una grave malattia. La comunità sembra frastornata dalle parole di Gesù e incapace di alcuna reazione se non quella di indagare. Tuttavia Gesù accetta il tradimento come un’occasione attraverso la quale manifestare la sua gloria. Tranne Giuda (forse), gli altri apostoli, Pietro per primo, faranno tesoro dei propri errori e soprattutto comprenderanno quanto grande è l’amore di Dio rivelato in Gesù. Giuda non è colpevolizzato, ma è amato. Appunto per questo Giuda ha la possibilità di usare la sua libertà, con Gesù o contro di Lui. Satana s’inserisce nelle zone d’ombra della nostra vita, nelle nostre ambiguità, nelle doppiezze, cioè nella diversità tra quello che vogliamo far vedere e intendere di noi agli altri e quello che coviamo nel cuore. Gesù accetta la solitudine con la quale affrontare l’ora della morte nella quale s’inoltra con una ferma speranza in Dio. Egli apre la strada anche a noi che sperimentiamo, come Pietro, la paura di dirci di Cristo e di unirci fino in fondo alla sua passione, perché la fiducia nel Padre non è ancora solida. È lui infatti il capofila di coloro che soffrono per il vangelo, perché solo in Lui si può trovare la forza di convertirsi e cambiare la tristezza per il peccato in gioia per la riconciliazione.

 

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!