Il Vangelo trasfigura la vita

Il Vangelo trasfigura la vita

25 Gennaio 2019 Off Di Pasquale Giordano

Il Vangelo trasfigura la vita CONVERSIONE DI SAN PAOLO APOSTOLO

At 22,3-16   Sal 116

+ Dal Vangelo secondo Marco(Mc 16,15-18)

Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

 

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro:

«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.

Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

Oggi la chiesa celebra la conversione, cioè l’inizio della nuova vita di un uomo, Saulo, che ha incontrato sulla sua strada Gesù, il crocifisso risorto. L’incontro con Gesù non è come la scoperta di un’idea, ma un evento che lascia il segno nella carne e cambia la vita. Gesù, il Figlio di Dio, è inviato dal Padre agli uomini per annunciare e realizzare il Vangelo. Non si tratta di una parola come quella degli uomini che può essere ricercata e raffinata nella forma ma vuota di significato effettivo, ma della parola pronunciata da Dio che proclama e realizza il bene dell’uomo. Gesù invita a credere nel Vangelo, cioè a fare propria la sua proposta di vita, condividendola con Lui fino alla fine, fino al dono totale di sé sulla croce. Il Vangelo è parola di amore che scaccia i demoni dell’egoismo, dell’avidità, della mondanità, che dividono i fratelli contrapponendoli l’uno all’altro. La parola del vangelo usa il linguaggio della comunione fraterna, permette di crescere in sapienza e a gestire con equilibrio i contrasti che possono sorgere in una comunità. La parola del vangelo comunica la forza sanante di Dio perché, chi ne sperimenta la grazia, possa essere una persona libera e disponibile a servire i fratelli.

Colui che crede si unisce a Gesù, lo fa vivere in lui, sicché il credente diventa lo spazio e il tempo nel quale Dio continua a farsi presente e a benedire l’uomo. Credere significa interiorizzare la parola di Dio, incarnarla nella vita quotidiana così che il vangelo è parola viva che oggi ha parole significative per il cuore dell’uomo.

 

Signore Gesù, che ti sei mostrato vivo a colui che ti credeva morto e ti sei fatto prossimo a colui che ti perseguitava nei tuoi discepoli, membra del tuo corpo, fa che incontrandoti nella parola, nei sacramenti e in ogni fratello, la tua presenza possa lasciare in me sempre una traccia della tua misericordia che possa irradiarsi attraverso l’annuncio del Vangelo in opere e parole.

 

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!