Giovanni è l’invito, Gesù è l’evento – Giovedì della II settimana di Avvento

Giovanni è l’invito, Gesù è l’evento – Giovedì della II settimana di Avvento

13 Dicembre 2018 Off Di Pasquale Giordano

Giovanni è l’invito, Gesù è l’evento – Giovedì della II settimana di Avvento

 

Is 41,13-20   Sal 144  

 

+ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11,11-15)

 Non ci fu uomo più grande di Giovanni Battista.

 

In quel tempo, Gesù disse alle folle:

«In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.

Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono.

Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire.

Chi ha orecchi, ascolti!».

Giovanni Battista è spesso raffigurato nell’atto d’indicare in Gesù colui che bisogna seguire perché è lui colui che è il promesso da Dio, il più forte, l’unico Cristo e salvatore. Coloro che guardano Giovanni non devono fermarsi al suo indice ma rivolgere lo sguardo a colui che indica. Se è vero che Giovanni è un grande uomo, è altrettanto vero che colui che inaugura il regno dei cieli, facendosi piccolo, è il più grande. Gesù è più grande del Battista perché non profetizza solo la visita di Dio, ma la realizza, non annuncia solo la prossimità misericordiosa di Dio, ma la rende visibile con parole e gesti intimamente congiunti. Giovanni il Battista è stato un grande profeta, ma è morto e non è tornato in vita perché lui è voce e Gesù la parola: la voce finisce la parola rimane in chi l’accoglie. Giovanni è l’invito, Gesù è l’evento; Giovanni prepara, Gesù compie, Giovanni annuncia il regno di Dio, Gesù dà inizio al regno dei cieli. Se dunque ascoltiamo il messaggio di Giovanni, non fermiamoci al suo dito, ma contempliamo e seguiamo Colui che indica. Non fermiamoci dunque a considerare le cose di questo mondo anche se belle perché la loro verità non abita in esse, ma in chi le ha create. Dalla creatura, soprattutto quella bella, siamo invitati a volgere il nostro sguardo sul Creatore. Se la figura del Battista ci affascina per le sue virtù, tuttavia solo Gesù Cristo, col dono dello Spirito Santo, permette di viverle ed essere felici.

 

Signore Gesù, tu mi parli e mi inviti a non essere nostalgico del passato o pauroso per il futuro incerto, ma a vivere pienamente il presente come un dono di cui posso godere solo se vivo il mio oggi lasciandomi amare da te. Gli uomini della promessa hanno ormai ceduto il posto a quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica. Non voglio perdermi nella ricerca di messaggi e rivelazioni, ma vivere a pieno questo tempo con te che vieni per starmi accanto e accompagnarmi nei sentieri della vita fino all’incontro pieno e definitivo con Te nel regno dei cieli.

 

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!