In alto i cuori verso Dio, in basso gli occhi verso i piccoli – Lunedì I settimana di Quaresima

In alto i cuori verso Dio, in basso gli occhi verso i piccoli – Lunedì I settimana di Quaresima

19 Febbraio 2018 Off Di Pasquale Giordano

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

Negli ultimi giorni della sua vita terrena Gesù rivela ai suoi discepoli cosa avverrà nell’ultimo giorno, nel giorno culmine della vita di ciascuno. Avverrà un’apocalisse, cioè una rivelazione di ciò che abbiamo scelto di essere. Il giudizio non è la comminazione di una condanna o la donazione di un premio, ma la realizzazione della conseguenza del stile di vita che avremo scelto di assumere. In altri termini, le parole di Gesù ci suggeriscono di fermarci per verificare se il proprio stile di vita, le abitudini, il modo di pensare, di parlare e di agire, generano o alimentano divisioni o, al contrario, contribuiscono a realizzare la comunione fraterna. Quanto più il nostro sguardo è rivolto alla comunione dei santi in cielo e desideriamo partecipare della loro gioia nel vivere per Dio, tanto più i nostri occhi si piegheranno a riconoscere la propria e altrui piccolezza, il cuore si aprirà a sentire il dolore del fratello, la bocca si aprirà per offrire consolazione e benedizione, le mani si protenderanno verso lo sventurato, si troverà il tempo per rendersi presenti nella solitudine del fratello, si coglieranno le occasioni per permettere al fratello di aprire il suo cuore. Il cielo è ormai aperto definitivamente davanti a noi e, unendoci all’armonia delle voci celesti, sulla terra ognuno unisce la sua a quella del fratello perché la comunione sia una sinfonia di servizi.

Oggi troverò il tempo per andare davanti a Gesù Eucaristia e mi unirò al coro degli angeli e dei santi che lodano e gli rendono grazie!

Preghiamo con la Chiesa:

Convertici a te, o Padre, nostra salvezza

e formaci alla scuola della tua sapienza,

perché l’impegno quaresimale

lasci una traccia profonda nella nostra vita.

Per Cristo Nostro Signore. Amen

 

Auguro a tutti una buona giornata nel Signore!