Venerdì dopo le Ceneri

Venerdì dopo le Ceneri

16 Febbraio 2018 Off Di Pasquale Giordano

+ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 9, 14-15)

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

Oggi è il primo venerdì di quaresima e il vangelo ci propone un interrogativo circa il digiuno. Anche nella prima lettura, tratta dal profeta Isaia (58, 1-9a), appare questa domanda: perché digiunare? Persino nella nostra cultura del ben-apparire piuttosto che del ben-essere il digiuno è consigliato dai nutrizionisti per purificarsi, eliminando così quelle sostanze tossiche che, in vario modo e per vari motivi, contaminano il corpo. Questo consiglio rimane utile nella misura in cui all’attenzione doverosa del proprio corpo esteriore si coniuga la cura del corpo interiore, cioè del cuore, inteso come la sede ideale dei pensieri, dei progetti, della volontà. Nella pagina evangelica i discepoli di Giovanni Battista domandano conto a Gesù del fatto che i suoi discepoli non digiunano come loro. La risposta di Gesù associa il digiuno ad una pratica legata al lutto, alla perdita di una persona cara. Per Gesù il digiuno non è tanto una pratica formale quanto quell’esercizio che ci fa prendere coscienza del dolore causato dall’essere separati dall’altro, e chiusi nell’individualismo egoistico. Il digiuno ha il compito di riportare al cuore della nostra vita la necessità di relazioni d’amore grato e gratuito con Dio e i fratelli. Digiunare ci fa avvertire la fame, cioè il bisogno, di umanità, di tenerezza, di fraternità.

L’impegno di questa giornata è quello di prenderci del tempo per stare con una persona parlando con lei guardandola negli occhi o stringendole la mano.

Preghiamo con la Chiesa:

Accompagna con la tua benevolenza,
Padre misericordioso,
i primi passi del nostro cammino penitenziale,
perché all’osservanza esteriore
corrisponda un profondo rinnovamento dello spirito.
Per Gesù Cristo nostro Signore. Amen

Buona giornata!